giovedì 7 novembre 2013

PRINCIPI AZZURRI COSTRETTI ALLA FUGA








Noi donne siamo bravissime a lamentarci, diciamocelo. Ed è una cosa che non solo ci riesce bene, ma che ci piace anche. E' un lusso che ci concediamo nel momento in cui ci fermiamo durante la frenesia della giornata e ci sediamo a pensare. Pensiamo che le nostre gambe non sono abbastanza lunghe, le tette abbastanza grandi; pensiamo che l'arrosto che porteremo in tavola non sarà morbido e burroso come quello che la nostra amica ha preparato l'altra sera; pensiamo che non abbiamo budget per acquistare quel cappottino che ci ammicca da settimane nella vetrina sulla via per l'ufficio; che abbiamo troppo lavoro arretrato, che non ci siamo allenate abbastanza o abbiamo sgarrato eccessivamente. Ma la maggior parte delle volte, ci piace tantissimo lamentarci di una cosa in particolare, soprattutto in gruppo quando facciamo serata tra donne: di Lui. Lui che non risponde ai nostri messaggi, lui che esce con gli amici, lui che non ci porta mai i fiori, che al cinema non ci fa scegliere; Lui che è geloso, che se gli chiedi uno strappo puntualmente ha da fare; Lui che non nota che abbiamo fatto la frangia, che non ci ringrazia abbastanza e dà tutto per scontato; Lui che non mette mai la felpa che gli abbiamo regalato per Natale e che non fa mai un gesto spontaneo. E ci ascoltiamo l'un l'altra e annuiamo convinte esclamando continuamente "Non me lo dire guarda!"-"E' troppo vero, cioè..."-"Sì infatti, parliamone..."
Poi succede, arriva quello che non è stronzo, che non ci fa disperare, che non gli puoi recriminare nulla. E' il ragazzo che ti viene a prendere, che ti fa trovare la tua canzone preferita in macchina ("no ma giura?"). Che lascia perdere quello che sta facendo se lo chiami in lacrime perché hai litigato con la tua migliore amica, che ti paga il cinema e divide equamente i pop-corn ("sì certo e devo credere che esista?"). Quello che ti sa prendere il giorno che nello specchio vedi un elefante nano, e ti dimostra che quello che stai dicendo sono eresie estetiche, che ti guarda come se esistessi solo tu ("eh come no, ti sei addormentata guardando un film?"). Se esce con gli amici si ritaglia un quarto d'ora per sapere com'è andata tua la giornata, si sorbisce le vetrine con te che parli a macchinetta e se gli fai la prova del " mi stai ascoltando" la passa lasciandoti interdetta("No amica ma parliamone, ha un fratello?"). A quel punto passiamo a lamentarci di quanto sia impeccabile, ci incaponiamo finché non troviamo il modo di non farcelo andare giù, CI LAMENTIAMO PERCHE' CI HA TOLTO IL GUSTO DI LAMENTARCI, e facciamo facciamo finché non ci dà la chance di lagnarci perché ha scelto un' altra. I principi azzurri ci sono, chissà perché non siamo capaci di vederli finché non vanno al galoppo sul bianco destriero.

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