domenica 11 novembre 2012

QUANDO SUPERMAN TORNA A CASA



Padri, fratelli, fidanzati, mariti, amici. Alla fine li si trova tutti sotto la voce "-uomo". Li amiamo, non possiamo vivere senza di loro, se non li avessimo a portata dovremmo rinunciare ad aprire i barattoli di sottaceti, quando si fulminano tutte le lampadine di casa cominceremmo la moda vittoriana dell'illuminazione con candele (molto eco tra l' altro), e le nostre giornate sarebbero tremendamente noiose. C'è qualcosa di meglio del lamentarci dei loro adorabili difetti, che li rendono così speciali e allo stesso temo tutti uguali? Ma facciamo una lista e vediamo chi non ritrova almeno un conoscente in queste osservazioni e studio dell' altro sesso.

-"L'HANDY-MAN": ogni uomo che si metta a guardare per più di due ore al giorno programmi come "L'aggiusta tutto a domicilio", "Flip that house", "Ristrutturo e ci guadagno"  (e non ci spalleggiamo nemmeno tra donne visti i danni provocati da Barbara di "Paint your life") etc...è improvvisamente colpito dal virus del "ghe pensi mi". Ecco che, la prima domenica libera, viene riesumata una bellissima cassetta per gli attrezzi nuova di pacca, con i cacciaviti da quello per gli occhiali a quello per sbullonare un ponte, che lucidi e ammiccanti incitano a smontare tutte le plafoniere di casa per ripulirle, ad attaccare ogni griglietta, filtro, lampadina, cassetta elettrica. Mettono le mani in posti di cui nemmeno immaginavi l' esistenza in casa. Il tutto intervallato da gite al LE ROI MERLYN o CASTORAMA, dove "briko-man" si aggira con aria saputa tra gli scaffali del paradiso del fai da te, meditando se non sia il caso per questi faticosi week end, di acquistare una salopette con cinturone porta attrezzi. E magari ,visto che di abbigliamento si tratta, decidendo di farvi una sorpresa con completino coordinato: "Eppure ti piacevano molto Patrick Swaisy e Demi Moore in Ghost quando ristrutturano casa". Poi torna a casa e comincia.....a chiedere aiuto. Inizia un lavoro e poi "amore mi tieni la scala? posso avere uno scotte? tieni tu questo altrimenti mi sporco". E non appena si schiaccia un dito è la fine..un urlo primordiale si leva dal garage e tutto viene piantato lì, mentre l' eroe di guerra con il dito incerottato torna (piegato ma non spezzato) sul divano a vedere alla tv cos'ha sbagliato. AVVISO: Non mostrategli mai attrezzi affascinanti come l 'ido pulitrice. Mio padre ha passato 12 ore in giardino a pulire marmetti con mia madre spettatrice obbligata perchè ....mah,per gloria maschile?


-"IL RICHIAMO": non importa che tu stia girando una crèpe o che stia operando a cuore aperto o che stia mettendo le ultime due carte incima al castello. Se l'uomo chiama devi correre. E non saprai mai perchè ti chiama finchè non arrivi trafelata sul posto."Caaaaaamyyyyyyyyy!" e lasci tutto e corri per vedere se sta morendo o se ha vinto alla lotteria nazionale....e invece è una candit camera di 12 secondi che lui reputava imperdibile, un concorrente di "mai dire banzaj" che cade e si fa malissimo, per vedere se cintura e scarpe sono coordinate (certe mattina ho fatto corse dal piano di sopra con lo spazzolino in bocca per vedere se era in ordine per uscire), perchè ha sete......e poi la cosa migliore. Il richiamo di "è pronto" o "inizia un film". Perchè quando LUI è in orario e pronto non accetta ritardi..."papà ti ho sentito, finisco e arrivo"...no, non basta, ogni trenta secondi: "allora ci sei?"..."ho detto che arrivo, sto finendo una cosa che non posso lasciare"-"ma il film inizia!"-"ok ma non posso venire subito"-"e perchè hai iniziato a fare qualcosa a 20 minuti dal film?se ti perdi l inizio non te lo racconto"....
Quando LUI chiama tu corri.


-"STO MALE": "ciao come hai dormito?"o"ciao come stai?" sono domande che non si fanno a cuor leggero. Mai. La risposta è quasi sempre "male", in tutte le sue gradazioni. "come stai?"-"mah insomma,non mi sento bene,sto male". E lo sto male va da "sento che ho in corso un'emorragia celebrale" a "mi sono tagliato con la posta". Sto male. Cosa vuol dire sto male? E poi quando non digeriscono perché siete usciti e anche se gli hai detto che se dopo 35 volte, la 36esima in cui ordina il calzone ai 26 formaggi non la farà franca, lui ti ha guardato con aria di sfida e l'ha ordinato con un ventisettesimo formaggio. E se poi scopre che gli abbiamo preparato anche solo una settimana prima un cibo che non è del solito marchio, o che ha cambiato confezione, o che è integrale o che è bio o che non è stato comprato al solito supermercato, ecco che chessò,sul raviolo esselunga ricotta e spinaci si riversano le colpe di notti di agonia.


E gli odori? "qui c'è odore di cucina". Ma va'? è la cucina! Se dici che hai nostalgia del cavolfiore gratinato come lo faceva mamma (che tanto cosa provate a fare, nemmeno Cracco lo farebbe buono come mammà), non posso cuocerlo con un arbre magique a mollo nella pentola per cancellare l'odore, anche perchè poi vada eretro ogni deodorante per ambiente, ogni candela,ogni bottiglia di profumo cn i leggenti, perchè tutto attacca in gola, la gola si gonfia si irrita e lui soffoca. Oppure c'è troppa femminilità nell'aria, e l' odore di gelsomino mal si sposa con l'uomo rude. Mio papà poi con gli odori è formidabile: "qualcuno in questa casa ha cambiato lo smalto, sento l' odore e ho già mal di testa io non posso mangiare qui".


-"MA ABITI QUI?": quando un uomo si trova a restare tra le mura domestiche un tempo superiore a quello che gli ci vuole per carburare e aprire veramente gli occhi, allora ecco che vive un momento di assoluta estasi e stupore infantile. Apre i cassetti meravigliandosi del loro contenuto, vede per la prima volta le tende che avete cambiato due anni or sono e che in realtà meditate già di sostituire. Si sente spaesato e ve lo fa capire con la domanda "amore, dove trovo il pane a fette?""tesoro, prova nel mobiletto sotto il lavandino, ho sentito che si conserva meglio". " Ho aperto il cassetto delle calze. Non ci sono quelle blu"- beh certo, se non sei uno scanner a raggi x, due secondi sono insufficienti a localizzare l'obbiettivo.

Sono giunta alla conclusione che i nostri uomini siano talmente presi dalla parte dell' eroe, della roccia, del salvatore delle situazioni fuori di casa, che non appena rientrano nella dimensione domestica, non appena si rilassano e allentano la tensione BAM! ci passano mantello e tutina e diventano loro quelli da accudire. Dopo tutto si sa, dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna.

2 commenti:

  1. La tua descrizione è talmente realistica che mi fa ridere ma anche un po' "piangere".
    Mio marito è molto tipo "ma abiti qui?".
    Dentro casa, a parte eccezioni come telecomando, bagno, letto, non ha idea minima di dove si trovino le cose. Evviva le donne sempre!

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  2. Lo ammetto, in casa, anch'io che sono fuori casa ormai da anni, non riesco a gestire gli spazi, mi sembra di non sapere mai dove siano le cose e a mia madre che arriva a farmi visita due volte l'anno è...tutto a portata di mano! ma ho riso tanto nel leggere la tua ultima categoria perchè, immediatamente ho pensato alla strada...ossia a quel contesto dove, per una donna, è lecito fare tutto quel che si può, si vuole, si deve...:-)
    in fondo cos'è una strada se non un'immensa cucina? ;-)

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