lunedì 22 ottobre 2012

SADOMASOFITNESS.

Ah, la palestra. Croce e delizia di ogni donna, un esempio di sadico piacere quotidiano assieme ai tacchi alti, alle cinture in vita e alle maxi bag. La dimostrazione che chiunque è disposto a pagare per sperimentare la sottile linea che divide piacere (di vedersi belle) e dolore. Suvvia, se si decide di intraprendere la strada lastricata di buone intenzioni che porta al centro fitness, bisogna farlo con lo spirito adatto. Bisogna arrivare nel parcheggio con una play list da "Rocky" a "I momenti di gloria" pompata al massimo nello stereo della macchina, bisogna prepararne una seconda ultra "tunz-tunz-house" fatta di remix e mashup da salvare nell' mp3 per affrontare ellittiche, tapis e cyclette. Quelle canzoni che vi fanno venire voglia di attaccare i dadoni pelosi anche al tappeto fitness. Se la musica non vi basta, technogym propone dei fantastici attrezzi cardio con tanto di televisore e aria condizionata. Una goduria, se beccate il programma giusto potreste scalare una pendenza 15 guardandovi tutto "7 anni in Tibet" con Brad che alla fine dei titoli di coda vi fa i complimenti per esservi sparate senza fare un plissé quasi due ore di marcia. Che vi avranno sicuramente rese una spugna di sudore. Ma non demordete, passate al prossimo step. Prima però premuratevi di pulire la macchina: settimana scorsa il simpatico sconvolto accanto a me sul tapis ha perso 3 kg di liquidi e ha tossito a fasi alterne tutto il work out e alla fine si è dileguato, lasciando a fiorire una coltura batterica che magari gli avrebbe valso qualche premio scientifico. Fortissima la tentazione di dar fuoco al tutto (lui compreso).
Mi raccomando il trucco e parrucco: i primi 5 minuti vi sembrerà che, complice l'aria condizionata e un'andatura non eccessiva, possiate scendere dall' attrezzo belle e sexy, come le eroine di Ken Follet, che attraversano giungle, vivono su isole deserte, sopravvivono a naufragi, eppure hanno sempre capelli setosi e pelle splendente. Vi ricordo che Lara Croft tra una scena e l'altra passa dal make up artist, mentre voi dopo la vostra impresa titanica rischiate di risultare tristi pagliaccetti emo dal mascara colato e il fondotinta che è ormai scivolato tutto sul mento. I capelli? legati please, niente di peggio che ricevere un'umida frustata da chi ti zompa accanto immaginandosi una sexy sirena fraccica alla Baywatch.
Se non siete da scheda e sala pesi e preferite i corsi, oggi si parte dall' oriente con lo yoga e i tai chi, si passa per l'Europa con il pilates (sì, quella disciplina resa famosa dal deretano della Pippa Middelton, che ha messo in ombra quel' altro evento importante...cos' era? ah, sì, le nozze reali), per poi fare il giro dell'Africa dal nord al sud, risalendo per l' America latina, il tutto a suon di zuma e balli tribali (mah, contente voi. All' ultimo livello vincete il mascherone e la collana di denti da sciamano del villaggio fitness), per poi arrivare nei gloriosi U.S.A. per massacrarvi ai ritmi dei boot camp alla soldato Ryan, dove suderete al punto che l'idea di un bel taglio militare a spazzola comincerà a farsi strada nella vostra testa quando non potrà esimersi dall' ennesimo shampoo. Io ho provato un po' di tutto e vi assicuro che vale la pena sperimentare quest'offerta globale, dopotutto siamo cittadini del mondo no? E non fatevi demoralizzare se le prime volte non tenete il ritmo o non vi muovete come la malata di work out davanti a voi che probabilmente se ne spara 25 alla settimana di corsi: ricordatevi sempre che tutti sono stati principianti e che intanto VOI SIETE Lì A METTERVI IN GIOCO invece di aprire il secondo pacchetto di Ringo sul divano guardando "Extreme make over diet edition", ripetendovi che voi potete permettervi di rimandare dieta e ginnastica di un' altra settimana.
Il look. Se già la palestra vi fa venire voglia di buttarvi, non andate a mortificarvi ulteriormente con bragozzi molli e magliettoni extra large promozionali piuttosto che palandrane copri pancetta che fanno tanto bimbo sperduto. Ma nemmeno diventate sponsor della vaselina scivolando in completini ultra aderenti che rischiano di lasciavi in desabillè nel malaugurato caso starnutiate. Quei pantaloni ultra aderenti che spesso altro non sono che la calzamaglia da mettere sotto la tuta da jogging che mostrano più del necessario, facendo domandare al pubblico se state emulando Britney nelle sue uscite smutandate. Se avete rotolini che non volete (e non dovete) esibire, se il fianco non è ancora modellato, e se come già detto la sala attrezzi vi deprime, scegliete un abbigliamento che vi faccia sentire uno schianto senza farvi sentire a disagio, dovete recitare la parte della fitness model, entrare nel mood. Piuttosto un solo completo (da lavare ogni volta, le mie narici non danno perscontato più nulla) ma bello e funzionale, che nasconda le imperfezioni ma vi faccia vedere bene i movimenti che fate e i muscoli che si contraggono sotto la stoffa. Sarà anche più motivante. E poi fare attività vi permette di scaricare la tensione evitandovi di giocarvi il posto di lavoro gridando in faccia al capi tutto quello che vi fa infuriare, genera endorfine facendovi vedere con occhi diversi i graffiti sul muro del salotto fatti da vostro figlio di 5 anni, fa venire voglia di evitare il secondo bombolone che vanificherebbe una tale fatica, vi permette di raggiungere prima la taglia di quel tubino che vi ammicca ogni volta che siete in coda al semaforo davanti alla boutique del cuore. E se non bastasse sappiate che è scientificamente provato che una donna su 3  tra i 18 e i 63 anni, può avere da uno a cinque orgasmi a settimana per effetto dell'attività svolta in determinate posizioni o su determinate macchine (eseguiti e usate in modo proprio eh, niente cose strane, anche lo scatto finale del jogging sul tappeto o il salto della corda. e non guardatemi così, io riporto solo i fatti scientifici).
Non sempre andare in palestra con l' amica del cuore è un bene. A meno che non sia molto più motivata di voi e quindi vi sproni e non vi distragga. Altrimenti finireste a camminare a velocità 2 per poter parlare, passereste troppo tempo in spogliatoio, litighereste per le attenzioni del ragazzo del bar e vi fareste rimbeccare dall'istruttore perché, come a scuola, sul fondo della sala corsi ci sarebbe un chiacchiericcio molesto. E comunque sappiate che tra le pareti della gym si crea una forte solidarietà femminile. Al termine dei corsi di cardio quando c'è il momento del defaticamento, ci si guarda l'un l'altra, sfinite, e si crea il legame profondo che c'è tra i sopravvissuti alla guerra. E gli uomini? gli amori che nascono in palestra secondo me sono, per forza di cose, sinceri: se lui si prende una sbandata per la tua maglietta pezzata, il cipollino di capelli spettinati e il viso acqua e sapone (e sudore), state certe che è amore vero. Ma non prendetevi la classica cotta per il trainer, ha le stesse probabilità di andare in porto come la cotta per il prof di letteratura del liceo.
 Ricordatevi sempre poi, prima di entrare in sala, che l'istruttore è vostro amico. Ripetetelo come un mantra. E se non lo è, comunque l'avete pagato voi per scolpirvi il lato B a colpi di slanci e affondi. Appena perte la musica comincerete a odiarlo, e penserete a lui tutto il giorno seguente quando la sedia dell' ufficio diventerà come un cuscino chiodato su cui stare sedute. Ma alla lunga, quando alla macchinetta del caffè un collega "inciamperà" aggrappandosi alle vostre chiappe di marmo per non cadere o uscirete dal camerino del negozio chic facendo sbuffare d' invidia la snobbissima commessa, allora sì che amerete il vostro carnefice, e avrete capito che la sofferenza può dare un piacere inaspettato.

2 commenti:

  1. Bellissimo post, davvero divertente!! se vuoi fare un giro dalle parti del mio blog sei la benvenuta :)

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